Per realizzare i cicli "Passarono" e "Morte e nascita degli innocenti" Ortega sperimenta la possibilità di dare "tridimensionalità" alla sua pittura attraverso l'uso della cartapesta. Insieme ai maestri cartapestai materani l'artista crea bassorilievi in terracotta da cui realizza calchi in gesso nei quali viene plasmato l'impasto cartaceo. Le opere così modellate sono fissate su un’impalcatura di legno e, infine, dipinte. I colori sono fondamentali protagonisti dell’arte di Ortega, colori vivi, resi con pennellate nette, che conferiscono a un materiale tradizionale, povero e riciclabile, un’aura di sacralità. Le scelte cromatiche assumono un fondamentale valore semantico: il bianco e il giallo, colori della vita e della fioritura primaverile; il rosso della passione e della tragedia, della bandiera e del sangue; il nero delle forze della morte e delle divise militari; il viola del martirio; il blu del pugno e della rivolta. L’artista traduce in uno stile unico e inconfondibile gli insegnamenti di altri illustri predecessori: le atmosfere cupe di El Greco, alcuni temi di Goya, le deformazioni anatomiche di Picasso, le masse di colore e le linee di Mirò. I bassorilievi raccontano i conflitti, il male e la dittatura che, in ogni Paese e in ogni epoca, schiacciano l’uomo, il cui riscatto avviene grazie alla passione e alla lotta, in una successione ininterrotta di cicli di morte e nascita.
Passarono
Il pronunciamento
Uccisi
Fame
Il dittatore
Fucilazione
Terrore
Manifestazione
Compagno morto
Madri dolorose
Natività
Morte e nascita degli innocenti
Massacro I
Massacro II
Massacro III
Massacro IV
Libertà
Amore tra i mandorli
La casa rossa
Bambino solo
Strage degli innocenti
Nascita